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Ho letto il primo albo di UT

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UT  1 Le vie della fame Uscita:25/03/2016

Soggetto, disegni e copertina: Corrado Roi
Sceneggiatura: Paola Barbato


Dopo la scomparsa dell’Uomo, quel che resta del pianeta è popolato da nuove specie antropomorfe, governate solo dai loro bisogni primordiali. UT è una creatura elementare, feroce e infantile, i cui compiti sono cercare insetti per l’entomologo Decio e sorvegliare un’antica mastaba. Da lì, un giorno, emerge accidentalmente un individuo diverso da tutti gli altri, Iranon, enorme, frastornato e privo di memoria. Decio incarica UT di non perderlo mai di vista, perché “è il solo esemplare della sua specie”. La comparsa di Iranon, però, non è passata inosservata, e gli equilibri faticosamente conquistati inizieranno a saltare…

E' arrivato Il primo capitolo della miniserie-evento- Bonelli   del 2016!

Il capolavoro di Corrado Roi, maestro delle ombre che dalle pagine di Dylan Dog passa a creare, con l’aiuto ai testi di Paola Barbato, una saga a cui sta lavorando da tutta una vita. Il complesso universo di UT, grazie alle tavole affilate e stupefacenti di Roi, diventa un racconto avvincente che cattura fin dalle prime pagine. Dal 25 marzo, per la prima volta una serie Bonelli arriva in fumetteria in contemporanea con l’edicola! Un’edizione esclusiva con sedici pagine extra e copertina variant, illustrata da un disegnatore ospite d’eccezione per ognuno dei sei numeri che compongono la miniserie si comincia con Nicola Mari!

UT  1  è l'inizio della favola, si perchè UT è una favola forte complessa fin dall'inizio. In rete sto leggendo varie recensioni vari commenti;  pubblico qui una recensione  realizzata da una firma illustre del fumetto italiano che racchiude in pieno il mio pensiero:
"Ho letto il primo albo di UT - Sergio Bonelli Editore di Roi/Barbato.
Potrei azzardare che sia una delle cose più rivoluzionarie uscite da Buonarroti 38. UT si avvicina molto più a un fumetto che definirei d'autore, più che popolare, tanto che l'avrei quasi fatto uscire direttamente in volumone da fumetteria.


La storia è estremamente rarefatta, e devo dire in diversi tratti di non essere sicuro di aver capito tutto. La scrittura è piuttosto diversa dal solito stile di Paola, solitamente più "concreto", mentre qui siamo di fronte a una scrittura simbolica e che in certi momenti rasenta il nonsense. Sicuramente l'intervento principale della sceneggiatrice è stato di dare un ordine razionale al magma di suggestioni partorito da Corrado.


Il pregio maggiore di UT sta nelle atmosfere, in quel paese buio e desolato attraversato dai personaggi. UT più che una storia e dei personaggi crea un microcosmo in cui immergersi, come una fiaba oscura che ci inquieta e ci affascina, che non capiamo a fondo a livello razionale ma che ci stuzzica a livello intellettuale. Sa di bellezza fine a se stessa, di quella un po' decadente che lenisce le ferite degli imperi in decadenza.


Se devo nominare le suggestioni e influenze che mi porta alla mente, potrei citare Beckett, Tarkovskij, Borges.


Non credo che riusciranno tutti ad apprezzare UT, è certamente una lettura difficile perché non risponde a quasi nessuno dei canoni del fumetto popolare. Detto questo, le tavole sono meravigliose, i tuoi occhi godono vignetta dopo vignetta come il tuo palato farebbe ad ogni piccolo sorso di un liquore forte e particolarmente invecchiato, e personalmente lo sto apprezzando.
E comunque il non-eroe, Ut, il tizio con la maschera che si comporta come un bambino sanguinario, è un personaggio magnifico
".



Finisco il pezzo con il mio voto al numero 1 di UT
Voto  10 semplicemente perfetto
 

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