DEVA è il primo progetto a fumetti della (quasi) esordiente Martina A. Batelli (già autrice di una storia per World of Lumina) edito da Tatai Lab è un progetto che si sviluppa nel corso di tre volumi, e racconta una storia ambientata in un mondo in cui la civiltà occidentale non si è mai sviluppata, abitato da uomini e... non solo.
I popoli che abitano questo mondo si dividono, nonostante qualche eccezione, in due fazioni principali: l’Impero, antica e tradizionalista potenza politica che fonda le sue radici nella nascita stessa dell’umanità, governato dai potenti Siong e Mei, venerati come divinità dal loro popolo, ed il regno di Zuànshì, una federazione di popoli eterogenei, composta e guidata da quattro potenti e solide dinastie.
In questo primo volume veniamo a conoscenza della situazione politica che lega le due potenze: l’Impero e la Federazione vivono infatti in un clima di fragile equilibrio -grazie ad una pace stipulata anni prima, ma che rischia di crollare da un momento all’altro per motivi territoriali- che proprio in queste pagine viene del tutto stravolto da un evento che, seppur apparentemente insignificante, accende la miccia della guerra: la fuga del sarto di corte dell’Impero.
Ma non si tratta di un sarto qualunque. Unalome infatti, il protagonista di questa vicenda, ha un aspetto insolito, diverso dai suoi simili, ma che non per questo lo rende meno “umano”: decide infatti, dopo una vita di isolamento, di cambiare la sua umile condizione di sarto di corte e di fuggire dal controllo dei due imperatori che serve.
Nella sua strada farà la conoscenza di Wu, giovanissima ma potentissima guerriera della federazione, testarda e leale più di ogni altra cosa, e di Gamgon, un affascinante monaco cordiale e gentile, appartenente ad un culto in contrasto con l’Impero. Riuscirà Unalome, assieme ai suoi nuovi alleati, a contenere la fiamma divampata a causa della sua fuga? Ma soprattutto… quando la guerra scoppierà tra gli uomini, i silenziosi Dèi rimarranno a guardare?
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